Quella che è passata alla storia come ‘La notte dei lunghi coltelli’ fu organizzata per volontà del Fuhrer, e nelle sue intenzioni esclusivamente con lo scopo di eliminare ogni ostacolo alla propria ascesa al potere; in tale occasione nella notte tra il 30 giugno e il primo luglio del 1934 furono massacrati i capi delle SA (Squadre d’Assalto) e gli avversari di Hitler interni al partito stesso. Dietro tale massacro, in realtà, si nascondeva, la volontà di due luogotenenti di Hitler, Hermann Goring e Heinrich Himmler, che convinsero Hitler di avere le prove che i capi delle SA stessero organizzando un colpo di stato contro il governo del Reich. I due in questo modo poterono sbarazzarsi di molti nemici personali, tanto che si premurarono di compilare una lista dettagliata di tutte le persone da eliminare. Tra queste anche Ernst Rohm, uno degli uomini politici e militari che era stato molto vicino a Hitler. I dati ufficiali raccontano che furono uccise 71 persone, ma la risonanza che ebbe l’episodio fa ritenere che i morti di quella tragica notte furono molti di più.
- Tesine